Un gene che, se alterato, può provocare la trasformazione neoplastica. Molti oncogèni svolgono importanti funzioni nel controllo della crescita cellulare normale.
Sostanze prodotte da organi e tessuti in grado di influenzare la funzione di altri organi e tessuti.
Gas contenuto nell'aria respirata.
Diminuzione della massa ossea che causa una minore resistenza delle ossa e la tendenza a fratture spontanee.
Quando si avverte il battito cardiaco, in genere con un battito più frequente del normale.
Diminuzione contemporanea dei globuli bianchi, dei globuli rossi e delle piastrine nel sangue periferico.
Membrana che avvolge quasi tutti gli organi contenuti nell'addome.
Piccole emorragie cutanee, dovute spesso ad una diminuzione di piastrine nel sangue.
Un tipo di cellule del sangue periferico, importanti per la coagulazione del sangue e la difesa dalle emorragie.
Diminuzione delle piastrine.
Componente liquida del sangue che contiene proteine, sali minerali, elettroliti ecc..
Rappresentano lo stadio finale della maturazione dei B linfociti; sono cellule specializzate nella produzione degli anticorpi.
Membrana che avvolge i polmoni all'interno del torace.
Comparsa di macchie sulla pelle.
Vedere cellula staminale.
Significa prevenzione: può essere effettuata con farmaci, vaccini, misure non farmacologiche ecc.
Previsione dell'andamento nel tempo di una malattia.
In oncologia indica un avanzamento della malattia. Non è sempre associata ad un peggioramento dei sintomi o della prognosi o ad un giudizio di incurabilità.
Processo che porta ad un aumento controllato del numero delle cellule, per sostituire quelle morte o per fronteggiare le richieste dell'organismo in condizioni di stress. Se si alterano i meccanismi che controllano questa crescita, può originare un tumore.
Sostanza costituita da aminoacidi.
Presenza di proteine nelle urine. Anomala solo se in quantità eccessive.
In oncologia indica in genere lo schema di somministrazione dei farmaci, i giorni in cui sono somministrati, le dosi, le vie di somministrazioni, le precauzioni da osservare per prevenire e trattare gli effetti collaterali ecc..
Uso delle radiazioni per la cura dei tumori e, raramente, di altre malattie. Può essere esterna (macchine speciali originano le radiazioni che vengono dirette sulla parte ammalata) o interna, quando sostanze radioattive vengono immesse mediante varie vie dentro l'organismo.
Ricomparsa di una malattia dopo un variabile periodo di tempo dalla scomparsa dei sintomi e segni con i quali si era manifestata.
Scomparsa dopo terapia dei sintomi (avvertiti dal paziente) e dei segni (rilevati dal medico) causati dal tumore. Può essere completa (totale scomparsa) o parziale. Nel caso delle leucemia si considera la remissione completa quando i blasti nel midollo sono meno del 5%, l'emocromo è normale ed il paziente non ha segni o sintomi di malattia. Nel caso dei linfomi, oltre a questi criteri tutte le masse devono essere scomparse. La remissione è parziale quando si è ottenuto un miglioramento significativo (es. riduzione delle masse di almeno il 50% rispetto all'inizio) ma vi sono ancora segni e sintomi della malattia.La remissione raramente può essere spontanea. Se la malattia persiste senza modificazioni si parlerà di malattia resistente o refrattaria alla terapia effettuata, ma stabile;...
Risonanza Magnetica Nucleare. Metodica di indagine radiologica molto sofistica e costosa, che consente al medico di osservare l'organo in modo molto realistico, quasi come se lo stesse guardando direttamente.
Fluido che circola nelle arterie e nelle vene. E' costituito da una parte liquida, il plasma, e dalle cellule (globuli bianchi, globuli rossi, piastrine) che vengono formate nel midollo emopoietico.