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Bilirubina

La Bilirubina che si forma nell’organismo deriva dalla distruzione fisiologica delle emazie al termine del loro ciclo vitale e dalla degradazione dell’emoglobina nel sistema reticolo-endoteliale. Viene trasportata nel circolo sanguigno coniugata a proteine plasmatiche, principalmente albumine, raggiunge le cellule epatiche dove avviene la coniugazione con l’acido glicuronico che trasforma la bilirubina liposolubile non coniugata (bilirubina indiretta), in bilirubina idrosolubile coniugata (bilirubina diretta). La bilirubina coniugata, escreta dal fegato e immessa nella bile, arriva nell’intestino dove viene trasformata nei pigmenti biliari. Una piccola parte viene riassorbita e ritorna al fegato, mentre una piccola parte sfugge alla captazione epatica, perviene in circolo e viene eliminata con le urine (urobilinuria fisiologica). Nella sindrome di Gilbert, dove è presente un difetto congenito della degradazione della bilirubina, i livelli già alti della bilirubina indiretta, aumentano considerevolmente negli stati di digiuno. Steroidi, sulfonamidi, sulfaniluree, barbiturici, agenti antineoplastici, propiltiouracile, allopurinolo, antibiotici, pigmenti biliari, caffeina, teofillina, indometacina
possono fare aumentare i livelli di bilirubina.

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